casi clinici
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TESTIMONIANZE

07 giugno 2016
Testimonianza

Quando ho iniziato la terapia - se così possiamo chiamarla - con l'attivatore, ero appena tornato da sei mesi di Erasmus in Germania. Avevo voglia di cambiare. La vita che avevo condotto fino a prima di questo periodo all'estero mi sembrava quella di un altro. Semplicemente avevo voglia di provare ad essere felice, e quindi di cambiare i miei difetti.
Così, quando mia sorella mi ha parlato di questo dentosofo, ho deciso di provare. Tanto non mi costava nulla - o meglio, la terapia costa ma l'alternativa erano due o più anni di apparecchio fisso e un'operazione finale difficile in cui rischiavo di perdere la sensibilità nella bocca!
Alla prima visita, la cosa che mi ha colpito è stato il fatto che mi si spiegava il perchè del mio problema - e cioè che non tenevo la lingua sul palato - e che mi si diceva che questo fatto non era fatale, immodificabile. Ci si poteva rieducare. Il dentista da cui ero andato prima, al contrario, si era sempre limitato agli effetti e ai possibili rimedi drastici del caso. Mi sembrava importante, invece, cercare un senso a come ero fatto. E, se c'era una causa, si poteva lavorarci sopra per cambiare le cose.
Dopo sei mesi di attivatore, posso dire che ho imparato finalmente a respirare. Sembra una cosa impossibile, eppure la semplice abitudine di tenere la lingua sul palato - cosa che non mi passava neanche per la testa prima dell'attivatore - mi fa sentire il fiotto d'ossigeno che entra dentro di me. Con l'ossigeno sono entrati a far parte della mia esperienza anche gli odori e i profumi. Prima pensavo semplicemente di avere un olfatto debole o inesistente, ma sbagliavo. Dovevo solo scoprirlo.
In più, cosa che mi ha sorpreso molto, quest'anno non ho avuto segni d'allergia. Mi chiedo ancora com'è possibile visto che fino all'anno scorso ogni anno, puntualmente ad aprile, gli antistaminici erano una compagnia irrinunciabile.
E' cambiato qualcosa dentro di me? Non lo so.
Avere l'attivatore è un peso, soprattutto all'inizio. Devi fare gli esercizi e non trovi mai il tempo. Poi, se decidi di provarci veramente, inizi a prendere il tempo da altre occupazioni e a darlo un po' più a te stesso. E' come una bolla d'autonomia che ti porti sempre dietro.
"Tu ti senti sempre in dovere di dimostrare qualcosa agli altri, e invece non devi dimostrare niente a nessuno", mi ha detto il mio dentosofo. Ed è la prima volta forse che prendo in considerazione questa frase come qualcosa di vero.
G.